Prelievi, da quest’anno cambia tutto: ecco cosa ci aspetta

I prelievi di contante costituiscono una importantissima parte della “normalità” per milioni di persone, come oramai d’abitudine da diversi decenni. Con l’adozione della moneta elettronica infatti l’abitudine nel fare ricorso a questi sportelli ATM è divenuta parte della quotidianità dagli anni 80.

Prelievi, da quest’anno cambia tutto: ecco cosa ci aspetta

Come ogni forma di contesto economico, questo è portato alla trasformazione, e con la graduale affermazione di strumenti di pagamento elettronici come carte prepagate e alla nuova identità dei bonifici, il numero degli ATM è da diversi anni in diminuzione.

Mediamente diverse centinaia di sportelli bancomat ATM infatti sono chiusi definitivamente in primis per il mancato utilizzo rispetto al passato, fattore che ha portato costi insostenibili da parte di molti contesti bancari.

Parecchie banche oramai fanno ricorso esclusivamente (o quasi) al denaro elettronico e investono molto sull’home banking, ossia la possibilità di gestire il proprio conto in maniera autonoma. Per questo motivo anche i costi di commissione sui prelievi, vale a dire le  “mini tariffe” che sono già realtà diffusa da molti anni nell’ambito tradizionale, potrebbero subire un sostanzioso rincaro.

In particolare si fa riferimento alla commissione interbancaria, il costo in questione è calcolato dal circuito di pagamento quando viene effettuato un prelievo presso una banca diversa dalla propria, e proprio questa commissione, attualmente già decisa su prezzi “fissi” (mediamente si parla di 0,49 euro), è stata criticata da entità come Bancomat SpA, anche in virtù della minore presenza di sportelli ATM rispetto al passato, condizione che potrebbe portare a costi di commissione decisi dalle singole banche e non determinate dai circuiti di pagamento. Il rischio però è di subire un  netto rincaro in tal senso, dovuto proprio ad una folta concorrenza.

L’Antitrust ha finora respinto modifiche all’attuale configurazione, quindi almeno nell’immediato la commissione interbancaria “fissa” continuerà ad esistere.

Più probabile una riduzione, seppur non nell’immediato, della quantità di denaro prelevabile al mese, attualmente permane un limite di 10 mila euro come “soglia” per evitare controlli da parte dello stato, che possono scaturire per ridurre la frequenza del riciclaggio di denaro.

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