Qual è il concime organico più adatto per l’orto? “Da non credere”

Concimare una pianta significa fornirle i nutrienti necessari di cui ha bisogno per crescere rapidamente, bella, rigogliosa ed in salute. Tutte le piante hanno la necessità di ricevere del concime, poiché non è per niente scontato che queste riescano ad ottenere dal terreno tutto ciò di cui hanno bisogno. Gli elementi che queste bramano più di tutto sono l’azoto (N), il fosforo (P) ed il potassio (K), per questa ragione non è raro che troviate dei concimi con la sigla “NPK“, proprio perché si tratta di composti bilanciati dei tre elementi, ognuno dei quali ha una funzione ben precisa.

Il concime organico: cosa sapere

Parlando di concime organico, non possiamo fare a meno di fornirvi alcune informazioni di base che non devono mancare nel vostro portafoglio di conoscenza, ad esempio il fatto che esistono almeno due tipi di concime organico: quello vegetale e quello animale. Il primo ha una provenienza che può essere fogliame, cenere, gusci d’uova, resti di cibo ed altro materiale organico. Il secondo, invece, di provenienza animale, si può ottenere grazie a diverse parti di animali come penne, piumaggio, crini, ma persino sangue, ossa o cartilagini.

A questo proposito possiamo anche selezionare il migliore tra i concimi organici con provenienza animale: si tratta del letame, riconosciuto anche come stallatico perché proveniente dagli animali della stalla. Per diversi motivi il letame è il concime migliore per svariati tipi di ti piante, soprattutto perché esso è abbondantemente completo di tutto ciò che una pianta necessita, ed in più quello di cavallo, ad esempio, si cataloga tranquillamente come il migliore tra i letami perché più ricco di tutto.

Oltre ad essere quello più scelto perché più completo, inoltre, il letame di cavallo ha anche ottime capacità ammendanti per il suolo, cioè significa che ha il potere di migliorarne la tessitura, e per il fatto che è a lenta cessione. Un’altra grande distinzione da fare sui concimi ad esempio dipende dai loro tempi di azione sul terreno; i concimi che lasciano sul suolo i nutrienti immediatamente sono quelli a rilascio immediato, mentre quelli in grado di diffondere gli elementi sul terreno in maniera graduale si chiamano “a lenta cessione“; in assoluto i più indicati.

Per sommi capi possiamo dire che ogni pianta ha necessità diverse, ma che il concime a lenta cessione è di gran lunga uno tra i più scelti per una gestione migliore del suolo. Per quanto riguarda le piante dell’orto, infine, cambia anche il periodo di somministrazione in quanto questo deve trovarsi già sul suolo circa 40 giorni prima della messa a dimora delle piante.