Cosa succede se bevi caffè prima di dormire? “Da non credere”

Al mondo esistono milioni di amanti del caffè, ma quanti effettivamente amano berlo dopo cena? Tra gli amanti di questa bevanda esistono due tipologie ben distinte: coloro che amano berlo a qualsiasi ora del giorno e coloro che preferiscono evitarlo dopo una certa ora (solitamente già dalle 6 pomeridiane).

Ma perchè coloro che appartengono alla seconda tipologia decidono di evitare il caffè alla sera?

Secondo l’ideologia comune, il caffè preso alcune ore prima di mettersi a dormire avrebbe importanti ripercussioni negative sulla qualità del sonno. Ma è davvero così? Secondo alcuni recenti studi scientifici la risposta è no. Pare, infatti, che la caffeina non sia responsabile di eventuali disturbi del sonno; ne consegue che bere caffè prima di mettersi a letto non sia effettivamente un tabù.

Ciò che fa davvero male al sonno è altro

La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso tra i più conosciuti al mondo e uno dei più utilizzati. Il caffè, infatti, è una tra le bevande più assunte e amate in tutto il globo, specialmente qui in Italia dove è considerato praticamente una bevanda nazionale.

In quanto ricco di tale sostanza stimolante, il caffè viene assunto in vari momenti della giornata, specialmente alla mattina per darsi la carica prima di iniziare la giornata. La correlazione tra la caffeina presente nel caffè e la stimolazione nervosa che provoca ha contribuito a creare l’idea che di base vada a peggiorare la qualità del sonno se assunto prima di dormire.

Studi recenti, portati avanti da alcuni ricercatori della Harvard Medical School e della Florida Atlantic University, hanno permesso di stilare una lista delle sostanze che, se assunte prima di mettersi a dormire, potrebbero avere conseguenze negative sulla qualità del sonno.

Tra le principali indiziate troviamo alcool e nicotina. L’alcool, soprattutto, se consumato fino a 4 ore prima di dormire, avrebbe l’effetto di aumentare le possibilità di interruzione del sonno durante la notte. Lo stesso non si può dire della caffeina, che anzi non risulta neanche tra le sostanze incriminate.