Non mangiare burro se…: ecco in quali casi è meglio evitarlo

Il burro per qualsiasi escursionista è considerato un vero “oro della montagna”, la più buona espressione della lavorazione del latte in alpeggio, un gustoso tesoro da non lasciarsi sfuggire quando si arriva in malga ma oltre ad essere un prodotto delizioso e decisamente prezioso esso è anche uno degli alimenti più antichi di cui si conosce la storia.

Il burro è uno dei primi alimenti ad essere prodotti dalla lavorazione del latte ed ha origine veramente antichissima che risale addirittura alla rivoluzione neolitica, a quando nella preistoria si iniziarono a praticare l’agricoltura e l’allevamento di animali. La lunga storia del burro iniziò infatti con l’allevamento degli animali da latte, specie dei bovini.

Sull’origine del burro è abbastanza intuitivo pensare che esso sia nato con lo sbattimento naturale del latte che avveniva durante i tragitti degli allevatori che lo trasportato in otri di pelle appese al dorso dei cavalli, degli asini o dei cammelli. Il costante movimento degli animali favoriva infatti un naturale processo di mantecazione del latte che, favorito dalle temperature fredde, si trasformava in burro.

Ci sono degli studi che fanno risalire la scoperta del burro agli abitanti dell’India Asiatica, basandosi su inni sacri che risalgono a circa il 1500-2000 a. C., e chi indica gli antichi ebrei come i primi ad aver sviluppato la produzione del burro. Nell’antichità il burro, più che per le sue caratteristiche alimentari e nutritive, veniva utilizzato per usi diversi come ad esempio nella cosmetica e nella medicina come unguento curativo.

A testimonianza dell’origine del burro si fa riferimento all’epoca sumerica risalente al 2.500 a. C. che descrive la mungitura delle vacche e della lavorazione del latte. Gli antichi romani, invece, apprezzavano i formaggi, e stimavano ben poco il burro, del quale facevano largo uso non come alimento ma come cosmetico.

La  diffusione del burro come alimento risale infatti solo alla fine Medioevo, quando si cominciò a utilizzarlo nella cucina di tutti i giorni in quanto, in quel periodo, era proibito consumare i prodotti di origine animale nel periodo della Quaresima. Oggi il burro è diventato un elemento tanto comune quanto fondamentale in cucina, che con la sua grande semplicità sa arricchire qualsiasi tipo di piatto.

Tuttavia, non tutti possono mangiare il burro senza alcun tipo di problema in quanto, essendo composto da latte, dovrebbe essere consumato con moderazione da chi soffre di intolleranza o allergia ai latticini.