Ormai sicuramente in molti conoscente la criptovaluta Ethereum ma per chi ancora non sapesse di cosa sto parlando, diciamo subito che si tratta di una piattaforma decentralizzata che è nata nel 2013 per mano di Vitalik Buterin, uno sviluppatore russo che è stato in grado di unire le sue competenze da programmatore con quelle di ricercatore in ambito delle criptovalute.
Si tratta di una piattaforma di tipo computazionale, in cui avvengono degli scambi che sono basati sulla criptovaluta Ether e che va ad alimentare tutto l’intero ecosistema. Essa è necessaria come una vera e propria valuta per poter completare le transazioni. Ethereum è una piattaforma a cui tutti hanno la possibilità di partecipare per apportare vari miglioramenti, in modo da avere a disposizione sempre un archivio pubblico ed immutabile in cui vengono registrate tutte le transazioni avvenute.
Questa criptovaluta è stata progettata per essere flessibile e per adattarsi abbastanza facilmente a tutte le nuove applicazioni, quindi si tratta di una blockchain che permette agli utenti di creare le proprie. I partecipanti al progetto di Ethereum lavorano su una rete peer-to-peer in cui gli scambi avvengono in modo completamente diretto tra le parti e dove vengono gestiti e creati dei contratti tramite le risorse della rete.
L’uso di queste risorse è remunerato con la criptovaluta Ether, che ha, quindi, un doppio ruolo: mentre da un lato si tratta della potenza elaborativa importantissima per produrre i contratti, dall’altro costituisce la criptovaluta che consente di pagare per la realizzazione dei suddetti.
Ether è un token trattato rappresentato dal simbolo ETH il cui prezzo attuale di un singolo token Ether ammonta a ben 1.442,90 euro. Come per ogni elemento del mercato azionario, però, è comunque possibile effettuare delle stime e quella di Ether per il prossimo mese, equivale ad una leggera flessione intorno ai 1350 euro.