Busta paga, ancora riduzioni per queste categorie: “vergogna”

Se per alcuni lavoratori l’inizio dell’anno 2023 è stato caratterizzato da grandissimi novità per ciò che riguarda lo stipendio, grazie alla possibilità di percepire un aumento nella busta paga, per tantissimi altri dipendenti non è stato affatto così, però. Infatti, sicuramente dopo le tante indiscrezioni in merito alle nuove misure che sarebbero state attuate da parte del Governo Meloni arrivano finalmente tutte le indicazioni certe in merito all’applicazione dei nuovi importi della busta paga che potranno essere percepiti dai vari lavoratori.

Certo, dobbiamo ammettere che l’aumento dello stipendio promesso nel 2023 ci sarà, ma siamo sicuri che tutti potranno ottenere l’incremento della busta paga? Assolutamente no. Il taglio del cuneo fiscale sarà infatti attuato nel corso dell’intero anno solo nei confronti di certe categorie di lavoratori e questo significa che, per tantissime altre fasce di dipendenti, quest’anno corrente non portare nessun aumento, bensì ad una riduzione della busta paga.

Inizialmente si era diffusa la notizia che tutti i lavoratori avrebbero potuto beneficiare nel corso di quest’anno di aumenti esponenziali dello stipendio, tuttavia, però, con la diffusione del testo della recente manovra finanziaria, proposta da parte del Governo Meloni, è stato chiaro subito che non sarebbe stato così.

L’aumento della busta paga, infatti, non sarà generale né universale: da un lato ci sarà un’ampia platea di lavoratori dipendenti che potrà ottenere questo riconoscimento ma dall’altra, invece, saranno anche moltissimi che riceveranno una riduzione in busta paga rispetto ai loro colleghi. Si tratta proprio di conseguenze legate alle modifiche apportate al taglio del cuneo fiscale che è stato inserito nella legge di Bilancio.

Chi potrà godere di questo aumento degli importi in busta paga saranno soltanto i lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla forma contrattuale, che non hanno però un guadagno superiore ai 25.000 euro al mese. Per poter comprendere se effettivamente si rischia di essere coinvolti dalla riduzione della busta paga, senza nessun diritto all’aumento dello stipendio che era stato promesso, è necessario andare a verificare gli importi della propria retribuzione.

Più nello specifico, l’elemento che incide sulla possibilità di accedere all’aumento in busta paga, fa riferimento agli importi lordi percepiti ogni mese da parte del singolo lavoratore; i questo senso, sarà allora possibile capire quale sarà l’eventuale sgravio contributivo che sarà corrisposto verso ciascun contribuente. In particolar modo, saranno i lavoratori con una fascia di reddito compresa tra i 25.000 euro ed i 35.000 euro lordi annui che, purtroppo, verranno totalmente esclusi da qualsiasi aumento in busta paga.