E’ in corso quella che sembra una “lotta intestina” tra gli utilizzatori del denaro contante e chi invece si è già adattato a quello elettronico, considerato “il futuro” ma anche il presente delle transazioni monetarie, opinione condivisa anche dagli stati e dai governi. Cosa succederà nell’ambito di operazioni divenute di normalità come i prelievi presso gli ATM?
Da questa data non si effettueranno più prelievi: ecco quale
Concetto sicuramente da rilevare quello dei prelievi in quanto costituiscono nel nostro paese ancora una ricca fetta di operazioni telematiche/finanziarie, fattore che non ha ancora provveduto a far sviluppare una regolamentazione in merito da parte dello stato.
E’ indubbio che rispetto allo scorso decennio sono presenti meno filiali ed annessi sportelli ATM “Bancomat” come rilevato da diverse fonti informative, in quanto in media oltre un centinaio di sportelli viene dismesso o non più utilizzato da parte delle banche, sia per una questione legata alla minore quantità di contanti distribuiti ed utilizzati concretamente nell’atto pratico, ma anche in merito a funzionalità legate al controllo del saldo e dallo sviluppo di bonifici, tutte cose che sono oramai eseguite anche in modo autonomo, attraverso l’home banking.
Svariati istituti di credito come quelli del gruppo ING hanno già provveduto a digitalizzarsi portando alla dismissione totale dei propri ATM a partire dalla metà del 2021, e numerose altre banche come BPM hanno gradualmente ridotto la quantità di terminali utilizzati pur senza aver annunciato almeno per ora la dismissione.
Niente più contanti? Niente affatto, anche se nel prossimo futuro sarà sicuramente più difficile trovare uno sportello rispetto ad oggi, fattore che preoccupa molti ma che non corrisponde ad una reale motivazione in tal senso visto che almeno fino alla fine del prossimo decennio il concetto di prelievo continuerà ad esistere e sopravvivere, seppur in modo differente e meno “rigido” rispetto ad oggi.
