Canone Rai 2023, ecco quali sono le novità dell’anno: LISTA

Non possiamo nascondere che, ultimamente, il web è pieno di articoli che parlano del famigerato Canone Rai. Appellato come “la tassa più odiata dagli Italiani” non possiamo negare che ogni piccola modifica fa notizia! In questi giorni, poi, non è per niente raro trovare articoli che parlano di un possibile rialzo del prezzo, di un ribasso o di alcune novità riguardo il metodo di pagamento. Per questo, anche noi abbiamo deciso di portare la nostra versione e senza girarci troppo intorno vi avvertiamo del fatto che non c’è nessuna novità in vista. Il prezzo, che ammonta a 90€ sin dall’anno 2016, rimarrà ancora tale almeno per tutta la durata di quest’anno, ed il metodo di pagamento, continuerà ad essere quello tramite addebito automatico sul nostro conto corrente mediante bolletta energetica. Se volete conoscere altre informazioni interessanti, invece, date un’occhiata alle prossime righe.

Il prezzo del Canone Rai

Iniziamo dal dire che quella che il Canone oggi è una vera e propria tassa sul possesso di un apparecchio televisivo, mentre diversi anni fa non era affatto tale. Inizialmente, le fondamenta erano quelle di un abbonamento facoltativo sottoscrivibile per l’ascolto di alcuni canali radio. Con la sempre più dilagante diffusione dei primi apparecchi televisivi, poi, iniziò a nascere quella che oggi è la tassa sulla televisione. Il prezzo, che inizialmente equivaleva a circa 14 mila Lire, continuò a lievitare sempre di più fino a quando non giunsero le televisioni a colori. In quel caso, si creò un paragone secondo il quale chi aveva la televisione a colori era costretto a pagare esattamente il doppio, dunque quando il prezzo per le tv a in bianco e nero arrivò a 40 mila Lire, quello per le tv a colori era di 80 mila. Nel 1977, poi, dopo che il prezzo più basso era andato via via livellandosi, non vi fu alcuna distinzione di prezzo; la cifra ammontava a 118 mila Lire. 

Con l’arrivo della nuova valuta poi, il prezzo si tramutò in 93,50€ ed iniziò a lievitare allo stesso modo fino a quando nel 2015 raggiunse quota di 113,50 annuali. A quel punto, i livelli di evasione che si registravano per la tassa erano talmente elevati che bisognava prendere una decisione, così l’allora Premier Renzi decise non solo di abbassare il costo di 20 Euro circa portandolo a 90, ma anche di cambiare il metodo di pagamento. Ad oggi, ed ancora almeno per tutto il 2023, chiunque possieda almeno un’utenze elettrica, riceve in bolletta il pagamento del canone in automatico, a meno che, ovviamente, non faccia parte di una delle categorie esentate.