Come probabilmente molti di noi sanno, la banconota è, si uno strumento che usiamo come forma di pagamento, ma totalmente priva di valore. In antichità in effetti veniva adoperata come nota di banco, e dava in parole povere il diritto al possessore di poter ritirare dei metalli preziosi (generalmente oro ed argento) insomma, si trattava di una vera e propria forma di moneta rappresentativa.
Non si può dire che sia lo stesso ai giorni nostri, dove tutto gira attorno a questi scargianti biglietti colorati. Nonostante ciò, durante gli ultimi tempi, specialmente durante gli anni della pandemia, i contanti sono stati meno utilizzati, vedi per lo shopping possibile solo su e-commerce online, vedi per disincentivare il contatto tra le persone, o ad esempio per i piccoli benefici del Cashback, l’utilizzo di bonifici, carte di credito e bancomat è salito dal 29 al 33% in un solo anno. Secondo alcuni andrebbero aboliti del tutto, altri invece non riescono proprio a separarsene, ci sono però delle occasioni in particolare in cui è vietato dalla legge pagare in contanti, vediamo quali sono:
Cosa è vietato pagare in contanti
Tutto ciò che viene pagato in cash è effettivamente agli occhi dello stato (e dunque a quelli di chiunque altro) del tutto non tracciabile. Ciò, fa di questo metodo di pagamento un ottimo modo per agevolare evasioni, truffe fiscali e molte altre forme di illegalità. Per queste ragioni, a sostegno della normativa sull’antiriciclaggio, è severamente vietato dalla legge pagare qualsiasi transazione in contanti che superi i 2.000€ fino al 31 Dicembre 2022 e non oltre i 1.000€ dal 1° Gennaio 2023. In caso di violazione di tale regola, si può ricorrere in sanzioni che vanno dai 2.000 ai 50.000€, a carico ovviamente di entrambe le parti colpevoli. Questo vale per qualsiasi genere di scambio, che sia esso un prestito, una vendita o una donazione. È inoltre vietato frazionare il pagamento in modo da raggirare la legge, fatta eccezione ovviamente per pagamenti rateizzati scaturiti da un preciso accordo contrattuale, come ad esempio spese legali o di salute.