Bloccati i rimborsi Tim, Wind 3, Vodafone. E Iliad tuona

Benedetto Levi ha tuonato piccato su Twitter. Ancora una volta i gestori sono riusciti ad evitare i rimborsi. E a pagare, come scrive Levi, sono sempre i consumatori. Stiamo ovviamente parlando dei rimborsi che i nostri gestori avrebbero dovuto elargire ai propri clienti, per le illecite fatturazioni a 28 giorni. Cicli di fatturazione, lo ricordiamo, magicamente spariti anche grazie all’arrivo di Iliad. Ora il Consiglio di Stato ha deciso di bloccare tutto, dando di fatto ragione alle compagnie. Ma vediamo più nel dettaglio cosa è successo. Ma prima di entrare nel vivo della notizia, vi ricordiamo che è possibile avere sempre tutte le news sul mondo di Iliad anche grazie al Canale Telegram interamente dedicato. Ma andiamo avanti per parlare della stupefacente decisione del Consiglio di Stato.

smartphone Iliad
Il Consiglio di Stato blocca tutto. E Iliad parte il contropiede. Benedetto Levi, dopo mesi, scrive su Twitter parlando dei concorrenti.

Prosegue la lotta senza tregua tra i consumatori e le compagnie telefoniche sui rimborsi delle bollette fatturate a 28 giorni.

A mettere i bastoni tra le ruote è questa volta proprio il Consiglio di Stato, che ha accolto l’appello degli operatori telefonici di sospendere tutti i rimborsi verso i clienti sulle tariffe a 28 giorni.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende l’esecutività del dispositivo impugnato.

Questa è la nota che è possibile leggere nell’ordinanza emessa dal Consiglio di Stato  firmata dal presidente della VI sezione Sergio Santoro.

Secondo le normative iniziali dovute all’abolizione della fatturazione dei 28 giorni in bolletta, gli operatori quali Telecom Italia, Vodafone, Wind e Fastweb erano obbligati a versare a tutti gli utenti lesi i rimborsi per ogni fattura emessa a 28 giorni, entro il 31 Dicembre 2018.

Adesso però la decisione viene sospesa e rimandata direttamente al 31 Marzo 2019.

Considerato che, ad un primo esame e nelle more del deposito della sentenza del Tar Lazio il prospettato danno, discendente dall’obbligo di storno (a favore di tutti i clienti, in sede di ripristino della cadenza di fatturazione mensile ed a partire dal 1 gennaio 2019) degli importi corrispondenti al numero dei giorni di disallineamento tra i due metodi cronologici di fatturazione, ben può esser mitigato lasciando la controversia ‘re adhuc integra’ (questione non ancora compromessa, ndr) fino al termine del 31 marzo 2019, reputato congruo in attesa del predetto deposito.

La Federconsumatori è intervenuta sulla questione, definendo vergognosa la scelta di rimandare ancora una volta i consumatori a data da destinarsi, considerando le numerose mensilità fatturate dagli operatori a 28 giorni, tutte illegittime.

E’ un’ingiustizia chiedere ai consumatori di attendere ancora. Comprendiamo, ma non condividiamo, la scelta di opportunità valutata dal giudice amministrativo, ed esprimiamo il nostro profondo disappunto per una decisione che per l’ennesima volta prolunga, senza alcun senso, i tempi previsti per la restituzione agli utenti di ciò che hanno pagato sulla base di una modalità di fatturazione illegittima. I consumatori, che a questo punto non vedranno risolta la questione anche ben oltre il 31 marzo 2019, sono stanchi di attendere che vengano riconosciute loro le giuste tutele e i rimborsi a cui hanno diritto.

Non si risparmia neanche Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che attacca la decisione presa dal Consiglio di Stato:

Non c’è limite al peggio, dopo il Tar ora ci si mette anche il Consiglio di Stato a sospendere un sacrosanto diritto dei consumatori:riavere quello che le compagnie telefoniche hanno indebitamente percepito violando le delibere dell’Authority.

La battaglia sembra destinata a proseguire ancora per molti mesi. E noi continueremo a seguire la vicenda rimborsi sempre su UpGo.news e su 4fan.info. Una vicenda che per quanto faccia infuriare i clienti, rischia di trasformarsi nell’ennesimo assist in favore del quarto operatore mobile, nato proprio con l’intento di offrire un’alternativa chiara, genuina e trasparente. E voi cosa ne pensate?

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