Bollette luce: ecco quanto abbiamo pagato in più l’ultimo trimestre

L’aumento dei costi dell’energia elettrica, insieme a quello del carburante e del gas, è quello che, senza dubbio, ha segnato di più questo 2022. Ogni anno, infatti, a partire dal 2020 siamo stati messi dinanzi una nuova sfida. Quella di quest’anno, riguarda soprattutto il nostro portafogli. L’inflazione ha portato ad un caro prezzi senza precedenti che continua ad avanzare senza dare accenno aun piccolo dietro-front, di cui molte famiglie hanno decisamente bisogno. Arrivare a fine mese diventa, ormai, una missione sempre più difficile da compiere non solo per i privati di per sè; ma anche per le numerose aziende che hanno fondato la loro attività sull’utilizzo inevitabile dell’energia elettrica. 

Moltissime attività si sono ritrovate costrette alla chiusura, vedi, per esempio gelaterie, lavanderie, o anche industrie più grandi che alimentano in generale i loro macchinari tramite energia elettrica. Insomma una grandissima fascia di aziende italiane. Così come le conseguenze di un domino, poi, dovendo esse fronteggiare costi di produzione molto più elevati del solito, si sono ritrovate ad aumentare il prezzo del prodotto terminato; ripercuotendo, ancora una volta, sul consumatore gli effetti del caro vita. “Tutto aumenta” è la frase che ci sentiamo ripetere più spesso negli ultimi periodi. Ma andiamo a vedere un attimo da vicino cosa è cambiato nelle compagnie elettriche.

Prezzi in bolletta

Se prima eravamo abituati a pagare dai 6 agli 8 centesimi al kilowattora; ora, ci siamo ritrovati, tutto insieme a dover soccombere a prezzi allucinanti come 54 centesimi; che corrispone esattamente a 9 volte tanto il prezzo inziale. Per queste ragioni, proprio per agevolare i clienti, tutte le aziende di fornitura elettrica stanno concedendo l’acquisto della luce al prezzo d’ingrosso a cui la acquistano loro. Questo dato, in particolare, si chiama PUN (prezzo unico nazionale) ed è uguale in tutta Italia, per tutte le compagnie. Grazie a questo piccolo stratagemma, che non consente alcun ricarico alla compagnia elettrica, ogni mese paghiamo una cifra variabile che non ci è dato conoscere prima dell’inzio del mese successivo. Il PUN di Agosto, ad esempio, è stato 54cent/kWh; quello di settembre di 42cent/kWh e quello di Ottobre 21. Speriamo solo che si tratti dell’inizio di una repentina retromarcia e non soltanto di una leggera flessione.