Canone RAI: Ecco cosa accadrà il prossimo mese, incredibile

La televisione in Italia ha iniziato a diffondersi  tra gli anni 1954 e ’70, e sin da allora è sempre stato motivo di ritrovo in famiglia e un momento di leggerezza per coloro che concludevano la giornata. Nel 1954 in particolare, venne trasmesso il primo programma RAI in assoluto, si trattava di “Arrivi e Partenze”, condotto da quelli che poi sarebbero diventati due grandi volti della televisione italiana, Mike Bongiorno e Armando Pizzo.

Inizialmente il canone non era altro che un piccolo abbonamento di sole 8 lire l’anno che via via con gli anni iniziò a crescere e, dapprima a differenziarsi di costo per coloro che avevano una televisione in bianco e nero ed una a colori, poi, quando i possessori di una tv in bianco e nero iniziarono ad essere sempre più rari, la tassa venne unificata e salì sempre di più fino ad arrivare ai giorni nostri, dove la quota attuale equivale a €90 annui.

Ad oggi il canone RAI si paga direttamente in modo annesso alla bolletta dell’energia elettrica e viene suddiviso in 10 rate da €9. (da Gennaio ad Ottobre) L’addebito viene differenziato in base alla suddivisione della fatturazione del consumo, €9 per le bollette mensili, €18 per quelle bimestrali.

Esistono poi delle esenzioni che riguardano diverse categorie come gli anziani over 75 con reddito inferiore a €8.000, militari delle forze armate, agenti consolari e chi, ovviamente non possiede una televisione in casa. (Informazione che deve essere, però, confermata e certificata dalla compagnia elettrica di riferimento) Nel caso in cui tu non faccia parte di nessuna delle categorie precedenti, pagare il canone RAI è un tuo dovere e, nel caso in cui non voglia pagarlo, potresti ricorrere in sanzioni assai più salate.

Ecco cosa succede se non paghi

Il canone è a tutti gli effetti una tassa. Chi si rifuta di pagare viene considerato dunque effettivamente un evasore, e l’agenzia delle entrate può effettuare i dovuti accertamenti e sanzionare chi tenta di fare il furbetto. La multa per il mancato versamento può arrivare a moltiplicarsi infatti fino a 6 volte tanto (€540). Ci sono poi da considerare tutti quei tentativi di dichiarazioni false che, nel rispetto degli articoli della legge, possono essere puniti ai sensi del codice penale.