Canone Rai, ecco da che età non si deve più pagare: “pazzesco”

Canone Rai: si tratta di un abbonamento imposto dalla Rai per garantire la visione dei vari canali. Tale abbonamento è, come dire, obbligatorio perché chiunque possiede in casa una tv, anche se non è abituato a guardarla e magari la lascia spenta per giorni e giorni, deve comunque effettuare questo pagamento.

Ad oggi il costo del Canone Rai ammonta a 90 euro anni suddivisi in rate ed inserito mensilmente all’interno della bolletta della luce in modo che il pagamento venga effettuato correttamente da tutti senza imbrogli ed evasioni. A tal proposito però vi diciamo che non tutti sono obbligati al pagamento ma ci sono certe categorie, o più precisamente c’è una fascia d’età oltre la quale il pagamento non è dovuto.

L’articolo 1, comma 132, della legge finanziaria del 2008 ha previsto l’abolizione del pagamento del Canone Rai per tutti quei soggetti di età pari o superiore a 75 anni che siano in possesso di certi requisiti; per avere diritto al tale esenzione occorre, infatti:

  • aver compiuto 75 anni entro il termine di pagamento del canone;
  • non convivere con altri soggetti che siano diversi dal coniuge titolare di reddito proprio;
  • possedere un reddito riferito all’anno trascorso a quello per il quale si intende usufruire dell’agevolazione, un reddito che non sia superiore ad euro 8.000.

Per verificare il reddito e poter accedere all’esenzione si deve considerare la somma del reddito imponibile risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata per l’anno precedente. Per tutti coloro che invece sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione, si prende come riferimento:

  • il reddito indicato nel modello CUD;
  • i redditi soggetti ad un’imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta, come, ad esempio, gli interessi maturati sui depositi bancari, postali e altri titoli di Stato, nonché i proventi di quote di investimenti;
  • le retribuzioni corrisposte dagli enti o dagli organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni;
  • i redditi di fonte estera che non sono tassati in Italia.

Parlando dell’agevolazione diciamo che essa compete se nell’abitazione di residenza si possiedono uno o più apparecchi televisivi, mentre non compete nel caso in cui un apparecchio televisivo venga ubicato in un luogo diverso da quello di residenza. Per aver diritto all’esenzione bisogna però presentare un’istanza (una dichiarazione sostitutiva) all’Agenzia delle Entrate che può essere consegnata in quattro maniere differenti:

  • direttamente all’Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate;
  • tramite una spedizione a mezzo del servizio postale in plico raccomandato e senza busta;
  • tramite la posta elettronica certificata all’indirizzo.