Hai argento 800 in casa? Potresti essere ricco: ecco il valore

Se si monitora il valore dell’argento 800, allora si saprà meglio se è il caso di vendere i vostri oggetti oppure no. Questo metallo prezioso ha visto in un recente passato una grande impennata del suo valore, ma oggi è tornato ormai ai valori di circa due anni fa con un ribasso che sembra non fermarsi.

Ma cosa distingue l’argento 800 dagli altri tipi di argento? Il numero che segue la dicitura “argento” sta ad indicare la percentuale ed è espressa in millesimi della presenza di argento nell’oggetto. Un oggetto in argento 800 è chiaro che avrà quindi 800 parti di argento e ben 200 di rame. Esistono altri due tipi di argento di valore superiore, il 925 e il 999.

Per chi è interessato a conoscere il reale valore del proprio oggetto d’argento, è necessario che si ricordi che la dicitura corretta sull’oggetto deve essere “ARG” e non “Silver Plated” in quanto questi ultimi sono degli oggetti di rame che sono stati rivestiti d’argento e hanno, per cui, un valore pressoché nullo rispetto all’argento vero e proprio.

Nel monitoraggio del valore dell’argento che oggi vi mostreremo, utilizziamo le quotazioni in Euro al chilogrammo quotate alla borsa di Londra. Attualmente l’argento 999 vale ben 595 euro al chilogrammo ma il quadro delle valutazioni dell’argento usato si completa con il valore dell’argento 925 e con quello dell’argento 800 che oggi vale 476 Euro/kg.

Questi valori possono essere espressi anche in euro/grammo ma va da sé che i valori si tramutano in 0.59, 0.55 e 0.47 euro al grammo. Cosa che è doveroso dire è che con ci sono affatto delle buone notizie in vista del prossimo futuro per i possessori dell’argento. Nel corso dell’anno questo metallo prezioso aveva toccato quota 750 Euro al chilo e aveva dato vita ad un momento di corsa alla vendita che però oggi non può restare tale.

La nuova discesa sotto quota 600 euro al kg è quella più bassa da più di due anni a questa parte e la discesa non sembra arrestarsi affatto. I siti specializzati riferiscono che si prevede un ulteriore calo graduale lungo tutto il 2023 per poi nel 2024 scendere addirittura sotto i 500 Euro/KG  tornare a salire a partire dal 2025.