Ho Mobile è ESP e non Full MVNO. Cosa cambia?

Ho Mobile, il gestore esordiente di proprietà di Vodafone e nato con la specifica missione di frenare i rivoluzionari francesi di Iliad, sarebbe in realtà un ESP. Una piccola annotazione tecnica che ci arriva dalle tante testimonianze dei nostri lettori. Le sim infatti, utilizzano il prefisso nativo 377 e il codice operatore 222-10. E cosa cambia? Di cosa stiamo parlando? Qual è la differenza tra ESP e FULL MVNO?

Ho Mobile
Ho Mobile. Full MVNO o semplice ESP? Ecco come funziona, tecnicamente parlando, il secondo brand di Vodafone.

Stiamo parlando di una differenza tecnica sostanziale anche se probabilmente apparirà abbastanza nuova ai meno informati. In questi mesi, in attesa dell’arrivo di questo brand, Vodafone aveva fatto richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la società controllata VEI Srl, delle autorizzazioni necessarie per vedersi assegnato un codice operatore.

Il codice operatore – che nello specifico sarebbe il 222-51 – sarebbe servito a VEI per operare con il brand Ho Mobile, come virtuale full, ovvero totalmente indipendente dalla piattaforma tecnologica Vodafone se non per l’appoggio ai ripetitori finali. Una scelta che sarebbe stata identica a quella adottata da Kena Mobile che seppur di proprietà di TIM possiede proprie infrastrutture e propri apparati, salvo poi servirsi delle antenne Telecom.

Ecco nonostante in Vodafone avessero evidentemente ipotizzato fino all’ultimo una situazione di piena indipendenza operativa per il secondo gestore del Gruppo, alla fine, queste prime sim che vediamo in commercio, sono semplicemente ESP. Ovvero sono di fatto sim Vodafone, brandizzate Ho, commercializzate sotto un brand diverso. Diciamo, per intenderci che Ho possiede al momento una struttura decisamente più semplice e modesta di quanto immaginato fino ad ora.

E cosa cambia per i clienti di Ho Mobile?

Per i clienti di fatto non cambia nulla a primo impatto. Possiamo solo dire che al momento, le sim a marchio HO altro non sono che sim Vodafone che godono di una tariffa speciale pagando forti limitazioni (ad esempio, stando al contratto nella velocità di download e upload che con Ho, sulla rete Vodafone, sarebbe fortemente castrata).

Ho quindi, pienamente posseduta da Vodafone dal punto di vista societario ed anche da quello operativo, sembra più una tariffa del gestore che un operatore autonomo vero e proprio.

Una soluzione quindi, molto lontana da Iliad, gestore infrastrutturato al pari dei “colleghi” Tim, Wind Tre e Vodafone.