Iliad Boom. Investimento insieme a Tim e Fastweb in Fibercop

Iliad super notizia fibra

Notizia bomba appena arrivata alla nostra redazione. Se ne parlava da qualche tempo ma ancora non c’era nulla di ufficiale. Ora invece, con un comunicato stampa congiunto, Tim e Iliad annunciano una partnership su FiberCop. Con una formula però anche più avanzata rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. È davvero qualcosa di super interessante. Mettetevi comodi.

Intanto come sempre la discussione è super accesa sul nostro Canale Telegram dove continueremo a discutere dell’alleanza tra Tim e Iliad per tutto il giorno. Il Canale Telegram di 4fan.info è raggiungibile a questo link.

Iliad in FiberCop

Che Iliad fosse interessata ad un accordo con FiberCop lo si pensava già da tempo. Tanto che il tavolo aperto tra Tim e Iliad potrebbe essere uno dei motivi più sostanziali del ritardo del lancio del prodotto Iliad Fibra. Inizialmente previsto entro l’estate 2021, Iliad Fibra è stato poi posticipato ad un ancora più generico “dopo l’estate 2021″. La ragione di questo rimandare potrebbe essere proprio la voglia di Iliad di lanciare un prodotto con una copertura vicina alla totalità del territorio, anziché limitarsi alla sola banda ultra-larga offerta da Open Fiber.

Perché sì, Iliad potrà servirsi della fibra di FiberCop, ovvero di quella di Tim e Fastweb ma questo accordo, che tra poco scopriremo meglio, non va assolutamente a sostituirsi a quello siglato mesi fa con Open Fiber. L’operatore wholesale, da poco emancipatosi totalmente da Enel, continuerà ad offrire l’accesso alla propria rete a Iliad. Un network strutturalmente più performante di FiberCop, costituito da sola fibra FTTH (quella che arriva fino a casa alla massima velocità).

Insomma la nuova offerta fibra di Iliad sarà un combinato tra le due reti. Ovviamente l’utente accenderà l’offerta direttamente con Iliad che poi servirà l’utente con il gestore di rete che arriva in quella determinata abitazione. Fatto sta che con la somma FiberCop più Open Fiber Iliad è consapevole di poter raggiungere fin dal giorno zero la totalità della popolazione italiana già servita dalla fibra. Per una seconda rivoluzione della telefonia che evidentemente partirà già con la quinta marcia inserita.

Perché l’accordo parla di co-investimento?

Ma c’è un’ulteriore succulenta novità in questo accordo. Come detto nelle settimane passate avevamo scritto di una possibile vicinanza tra Tim e Iliad sull’accesso alla fibra. Era un po’ nell’aria. Ma fino ad ora avevamo immaginato questo come un semplice accordo di fornitura. Proprio sulla falsariga della partnership già siglata con Open Fiber.

E invece in questa alleanza c’è molto di più. Perché i soggetti coinvolti, come potete leggere dal comunicato che riportiamo integralmente tra qualche riga parlano chiaramente di co-investimento. Una formula molto particolare già sperimentata da Tim e Fastweb con il player Tiscali. In pratica non si tratta di mera fornitura all’ingrosso. Iliad quasi entrerà in società con Tim e Fastweb investendo direttamente nello sviluppo dell’azienda FiberCop e quindi della sua rete di nuova generazione. Significa che di fatto Iliad non solo potrà usare la rete FiberCop ma in parte ne sarà proprietaria. Ovvio quindi che si tratta di un accordo concettualmente molto diverso e di un’alleanza che dal punto di vista finanziario si fa ben più profonda.

Vi ricordate i tanti detrattori di Iliad che dicevano che il nuovo gestore avrebbe lasciato in pochi mesi il nostro Paese? Ecco, oggi Iliad la potremmo raccontare con tre caratteristiche principali: 1) Breakeven raggiunto. Significa che Iliad guadagna più di quanto spende ed è quindi solida e proficua. 2) Rete mobile di proprietà che arriverà entro fine anno a circa 8500 antenne attive, con sempre maggiore indipendenza da WindTre e quindi meno costi. 3) Rete fissa in fibra fornita da un co-investimento sul lungo termine insieme a Tim, Fastweb, Tiscali ed altri operatori nazionali che eventualmente si aggiungeranno in questa avventura.

Insomma, un gestore che ha tutte le caratteristiche di una grande impresa che intende restare a lungo nel nostro Paese. Ma adesso, dopo queste nostre analisi nelle quali abbiamo cercato di spiegarvi il succo vero di queste notizie, vi lasciamo al comunicato stampa ufficiale congiunto di Tim e Iliad. Ecco cosa dichiarano oggi le due compagnie telefoniche. Un’ultima cosa curiosa però: mentre Tim e Iliad si stringono la mano sulla fibra ottica la guerra pare si stia spostando sui siti mobili offerti da InWit e sui quali Iliad avrebbe denunciato un’ostilità contrario alle regole di libera concorrenza. Ma di questo scriveremo nei prossimi post qui su 4fan.info.

Comunicato Iliad-Tim 9 agosto 2021

FIBERCOP E ILIAD FIRMANO L’ACCORDO DI CO-INVESTIMENTO PER ACCELERARE LA DIFFUSIONE DELLA FIBRA NEL PAESE 

Roma, 9 agosto 2021 

Il Gruppo TIM, attraverso FiberCop, e iliad hanno siglato un accordo che consentirà di sviluppare il  mercato dell’accesso Fiber-to-the-Home (FTTH). Le parti hanno definito infatti la partecipazione di iliad al progetto di co-investimento su rete FiberCop, società del Gruppo che realizza la rete di  accesso secondaria in fibra ottica fino alle abitazioni. 

L’adesione di iliad all’offerta di co-investimento – che il Gruppo TIM realizza tramite FiberCop – fa  seguito a quella di altri operatori nazionali, come Fastweb e quella in fase di finalizzazione con  Tiscali, e conferma la validità del piano di investimenti di FiberCop che assicurerà la copertura FTTH  al 75% delle aree grigie e nere del Paese entro il 2025. TIM offrirà inoltre a iliad l’accesso alla rete  primaria in fibra. 

L’accordo è una conferma dell’impegno di iliad a effettuare investimenti per contribuire alla  digitalizzazione del paese e offrire connettività di alta qualità con offerte semplici e trasparenti. 

Per TIM l’intesa raggiunta conferma l’efficacia del modello del co-investimento. Questo modello  consente a tutti gli operatori interessati di partecipare allo sviluppo della fibra ottica in Italia in un  quadro di competizione infrastrutturale che accelera il superamento del digital divide su scala  nazionale. Inoltre, permette la migrazione delle famiglie e delle imprese verso connessioni ultra  broadband con velocità superiori a 1 Gigabit al secondo.