La sterlina è salita ancora: cosa comporterà, ce ne parlano gli esperti

Successivamente all’acquisto di Gilts da parte della Banca d’Inghilterra (BoE), la sterlina britannica ha eseguito una bellissima piroetta. Nonostante l’aumento del valore della sterlina britannica rispetto ad esempio al dollaro USA sia stato accolto con grande ottimismo dagli operatori di mercato, il rally alla fine è stato esaurito sotto il massimo di 1,0931 raggiunto precedentemente.

Per raggiungere quell’obiettivo della stabilità finanziaria che si era prefissata, la BoE si è impegnata tanto ad effettuare le acquisizioni su qualsiasi scala fosse necessaria.

Con il calo dei tassi e il rialzo della coppia GBP/USD, tutto questo potrebbe riuscire a scongiurare uno scenario potenzialmente ritenuto pericoloso per il momento. Tuttavia, nessuno dei due mercati si è comunque totalmente ripreso dallo shock della dichiarazione da parte del Cancelliere Kwasi Kwarteng che allenterà la sua politica monetaria.

Gli operatori non sembrano per niente fiduciosi che l’azione della BoE nel mercato dei Gilt possa essere adeguata a fermare l’ondata di aumento del rischio di investire, magari in futuro, nel Regno Unito.

Secondo quanto è stato riferito, Kwarteng sta incontrando diverse importanti società finanziarie della City con lo scopo di discutere i suoi suggerimenti, mentre vengono esercitate delle grandi pressioni politiche sul governo britannico.

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America e il Fondo Monetario Internazionale hanno quindi espresso il loro allarme dichiarando che soluzione più semplice sarebbe quella di abbandonare completamente i piani di massiccia riduzione delle tasse.

Il ragionamento del governo britannico sembra davvero sconcertante arrivati a questo punto e, anziché accrescere il loro debito già alto, i governi delle altre economie di mercato sviluppate stanno cercando attivamente di ridurre al minimo tutti gli impegni assunti.

La Banca d’Inghilterra (BoE) sta inasprendo la politica monetaria con l’obiettivo di ridurre l’inflazione elevata e irregolare danneggiando di fatto gli asset finanziari dato che un allentamento delle politiche fiscali danneggerebbe completamente tutto lo sforzo.

E’ bene ricordare che comunque il tasso di cambio sterlina-dollaro era già sotto pressione prima di questa svolta politica e il dollaro USA è stato sostenuto da una Federal Reserve che è riuscita ad intensificare la sua battaglia contro tale inflazione.

I tassi dei Treasury sono scesi di circa 13-24 punti base lungo tutta la curva a causa di questa attività del mercato dei Gilt, ma sono pur sempre ancora intorno ai massimi storici e contribuiscono a sostenere in alto il “grande dollaro”.