Il bonifico bancario è ormai diventato ai giorni nostri il metodo più sicuro e veloce per effettuare transazioni. Che si tratti di accredito del salario, pagamento del bollo auto o il resoconto di una cena tra amici, è sicuramente il trasferimento più adoperato. Grazie poi alle molteplici banche che ci danno ormai la possibilità di gestire ogni operazione da una semplice app nei nostri smartphone, di certo è diventato ancora più semplice e rapido. Esistono però delle procedure corrette da seguire, e se, un po’ per la giovane età, un po’ per pigrizia non hai mai fatto un bonifico, ti consiglio di continuare a leggere questo articolo.
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Esistono anzitutto 3 tipi diversi di bonifico: il primo è il cosidetto SEPA, che può essere effettuato soltanto in Euro e riguarda 36 paesi ben precisi, il secondo è il bonifico istantaneo, che permette appunto di far recapitare una somma in tempo reale, in qualsiasi giorno dell’anno e 24h/24. L’ultimo invece è il bonifico estero, che comprende le transazioni effettuate verso tutti quei paesi non inclusi nella lista dei boinfici SEPA.
Ciò che devi sapere poi, è che le due informazioni principali da inserire sono quelle del nome e cognome del destinatario e il suo codice IBAN, un numero composto da 16 cifre che, insieme ai dati del proprietario, distingue ogni conto in banca. Ogni conto è infatti dotato di IBAN e senza questo dato fondamentale, è effettivamente impossibile portare a termine il tuo bonifico.
Esiste anche un terzo dato che va inserito, il codice BIC/SWIFT, questo in particolare identifica la filiale banca del beneficiario (colui che riceve la transazione). L’ultima cosa che accomuna ogni bonifico è la causale, ovvero la motivazione per cui stiamo spostando quella somma di denaro dal nostro conto corrente ad un altro.
I bonifici da non fare
I bonifici da non fare in particolare sono quelli in mancanza di causale, essendo, infatti questo un modo di trasferire denaro del tutto tracciabile, è utilissimo al fisco per evitare evasioni fiscali, truffe e chi più ne ha più ne metta. Anche tra moglie e marito però va assegnata una causale del trafserimento, in quanto il bonifico di un’ingente somma di denaro senza una ragione, potrebbe destare sospetti e nascondere procedure illegali.
Si rischierebbe a questo punto di ricorrere in un accertamento da parte dell’agenzia delle entrate che potrebbe identificare la somma come capitale non dichiarato. La mossa più sicura sarà sempre dunque esplicare la motivazione del tuo trasferimento, anche se dovesse trattarsi questo di questioni amichevoli o familiari.