Se hai aperto questo articolo, di sicuro ti serve un piccolo aggiornamento sulla situazione finanziaria estera, la Sterlina, infatti, non si trova in una situazione di salita di valore, bensì il contrario. A dare l’innesco a questa discesa turbolenta, è stata l’ormai ex presidente del consiglio Liz Truss; dimessasi, a seguito del crollo senza precedenti, dopo soli quaranta giorni al Governo. Il piano di tagli alle spese che aveva intenzione di apportare, infatti, erano i più severi degli ultimi 50 anni; sin dal suo annuncio, infatti, immediatamente sono stati previsti ben oltre 45 miliardi di sterline a carico delle spese pubbliche. Molti investitori, a seguito, si sono subito estraniati dall’idea di condivisione di questo piano che, avrebbe sicuramente giovato le famiglie ma arrecato seri problemi all’economia statale.
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La mossa del Governo Truss
Il piano di taglio alle tasse della Truss, prevedeva che ogni famiglia tornasse a risparmiare sul caro bollette circa 1200 Sterline in più all’anno; senza considerare, però che questo avrebbe significato al Governo la perdita di ben 130 miliardi di Sterline. L’annuncio del suo modus operandi ha immediatamente avuto effetti negativi e tempestivi sulla valuta britannica che non ha tardato a scendere ai minimi storici. Inoltre, la notizia, non è andata d intaccare soltanto il mercato valutario, bensì anche quello dei titoli di Stato. I mercati, a questo punto, saranno presto costretti ad un rialzo di emergenza dei tassi di interesse ma, molti esperti annunciano una possibile recessione.
Del resto, non si tratta solo della mossa dell’ex premier, ma anche del Dollaro che, da ormai diversi mesi sta facendo una folle salita mettendo in difficoltà molte valute nel mondo come anche l’Euro. Pensate che tra il dollaro in salita e la Sterlina che precipita ai minimi storici, il cambio GBP/USD è sceso fino a quota 1,11. Inoltre, la cosa più preoccupante, è che secondo le stime della banca centrale il PIL continuerà a scendere per tutto il 2023 ed il 2024; poiché i prezzi elevati dell’energia ed il gas in continuo aumento incidono anche sulla spesa pubblica.