Quale auto conviene comprare con gli incentivi?

Ormai il mondo delle automobili e’ sempre più alla ricerca di consumi minimi, anche visto l’aumento del prezzo del carburante.

I motori termici stanno iniziando a vivere una primi crisi in alcuni contesti, anche per via dell’impatto ambientale che possiedono.

Va infatti considerato che una delle battaglie del nuovo millennio e’ appunto quella di abbattere al minimo le emissioni di gas inquinanti nell’ambiente.

In questo contesto, proprio per sopprimere a questa necessità, si sta vivendo una stagione di crescita delle auto elettriche.

Le auto elettriche non sono una novità in senso assoluto, ma ultimamente si sta assistendo ad un deciso calo di prezzo, che le sta rendendo più appetibili e concorrenziali.

Gli incentivi: quale macchina comprare?

Di quali incentivi parliamo? Ebbene sì, il governo italiano ha stanziato diversi milioni per favorire la cosiddetta transizione energetica.

In caso di rottamazione della nostra vecchia auto termica in favore di un’auto elettrica, lo Stato ci fornirà degli incentivi fino a 5 mila euro, con tetto di spesa di 35 mila euro.

In poche parole, un’auto elettrica di tutto rispetto come ad esempio la recente 500 può usufruire di questi incentivi.

Finalmente quindi siamo di fronte ad un cambio di passo, anche sul lato politico su questo aspetto.

Altri modelli di autovetture che usufruiscono dell’incentivo sono: la Dacia Spring, la più economica sulla piazza e spesso molto apprezzata, la Peugeot e-208, e le versioni d’accesso della gamma Volkswagen ID.3.

Insomma, le possibilità sono molte.

Gli incentivi, inoltre, non riguardano solo le auto elettriche, ma anche le plug-in Hybrid.

In questo caso l’incentivo arriva sino a 4000 mila euro (con rottamazione), con un limite di spesa di 45 mila euro. Rientrano in questa casistica vetture come l’ottima Audi Q3 TFSIe, dotata di grande sprint, e l’elegante Mercedes-Benz A 250e.

Infine, l’incentivo e’ rivolto anche alle auto termiche dalle minori emissioni ma in misura assai limitata. Infatti, in questo caso l’incentivo e’ legato esclusivamente alla rottamazione e arriva a “soli” 2000 euro, ed il limite di spesa e’ di 42 mila euro.