Per molti anni nelle nostre tasche hanno circolato in grandi quantità i gettoni telefonici. Dovete sapere, che così come per le monete, la storia dei gettoni è piena di esemplari rari e preziosi che valgono una fortuna. Il rpimo gettone telefonico fu prodotto nel 1927; la STIPEL (Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda) lo coniò in occasione della Fiera Campionaria di Milano. Dal 1984 fino al 2001, il valore di un gettone era quello di 200 lire, fino a quando poi la Telecom li sostituì con le schede telefoniche da 2.000 lire. Dal 1927 in avanti, poi, si stima che la SIP smise definitivamnete di coniare gettoni in quanto erano entrati in circolazione i primi telefoni pubblici con la scheda magnetica. Ma quanto valgono alcuni di questi gettoni ai giorni nostri? Ecco una breve guida per individuarne il valore.
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Gettoni di valore
Quello che vedete in foto, è il classico esempio di gettone telefonico. Per stabilirne il prezzo, dobbiamo, anzitutto, decretarne la data grazie alle 4 piccole cifre incise in basso. In questocaso, la cifra 7603 indica chiaramente che questo gettone fu emesso nel mese di Marzo del 1976. Esistono, però, come per le monete, i cosidetti errori di conio; nel retro di questo gettone, ad esempio, è inciso un telefono di una volta. Pensate che sul noto e-commerce di vendita online Ebay, è in vendita a 440€ un gettone simile che presenta un errore di conio; il telefono, è inciso in maniera rovesciata, risultando dunque, rispetto all’altro lato, a tutti gli effetti sottosopra.
Il primo gettone coniato dalla STIPEL nel 1927, invece, è un autentico cimelio della numismatica italiana ed è venduto alla folle cifra di oltre 950€. Anche qui però, tutto dipende dal loro stato di conservazione; come per il denaro, sono soprattutto le condizioni in cui si torva un esemplare a decretarne il prezzo; tutto dipende, dunque, dall’annata di emissione e dallo stato in cui si trova.