Il libretto postale è un fondo di risparmio che si era molto soliti istituire diversi anni fa. Ci si recava alle Poste, si depositava una cifra di denaro, che poteva essere un’ingente somma o persino una cifra irrisoria, e si lasciavano passare gli anni. L’intento era quello, tramite gli interessi, di attendere che quella cifra diventasse una somma più cospicua; una piccola fortuna lievitata nel tempo. Oggi, ad esempio, esistono diverse compagnie assicurative dove è possibile fare aprire conti di questo tipo come investimenti, polizze di risparmio e fondi pensione. Diversi anni fa, invece, era molto comune farlo alle Poste.
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Libretti da cifre inimmaginabili
Non si poteva mai avere la certezza che effettivamente il denaro versato crescesse a dismisura, tutto era dettato dagli interessi vigenti e, se vogliamo, anche un po’ dal caso. Qualche anno fa, però, accadde l’inimmaginabile; due signori titolari di libretti postali, si accorsero con grande stupore che la cifra depositata era gonfiata sino a raggiungere la scioccante somma di 300.000€. Un dato sconcertante che, di certo, nessuno dei due si sarebbe mai aspettato, in quanto, quando i libretti furono aperti, era ancora in vigore la Lira; dunque a maggior ragione, ci fu un ulteriore deprezzamento; come sapete, infatti, l’Euro vale molto meno della valuta precedente.
Accadde, però, che entrambi ebbero diversi problemi nell’appropriamento del denaro; tutti e due i libretti erano, infatti, non più idonei alla riscossione della somma ed entrambi gli individui dovettero confrontarsi con brutte diatribe legali. Sta di fatto che, non sappiamo se per queste ragioni o a prescindere da esse; gli uffici postali hanno, da qualche tempo, dichiarato come di “status dormiente” tutti quei libretti postali che hanno un saldo pari o inferiore a 100€ o che non registrano alcun movimento negli ultimi 10 anni. Un consiglio che vi diamo, viste le circostanze, è quello di assicurarvi sempre circa la validità e gli aggiornamenti di prodotti del genere, qualora ne foste titolari.