Le 100 Lire con Minerva, essendo state coniate in centinaia di milioni di esemplari, sono tra le Lire più polari dagli anni 50 in poi. Nonostante ciò, come sempre accade, alcuni particolari, sommati ad annate di scarsa tiratura di una moneta in particolare, possono essere galeotti di un valore degno di nota che, come al solito, noi adoriamo scovare. Si tratta della coniazione del primo tipo della moneta in questione; che va dal 1954 al 1989. Questo esemplare, realizzato nel materiale Acmonital, ha come autori Giuseppe Romagnoli e Pietro Gianpaoli; presenta un diametro di quasi 3 centimetri e pesa soli 8 grammi. Nelle prossime righe, ne analizziamo le caratteristiche, la storia ed il valore odierno.
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100 Lire Minerva primo tipo
La parte frontale di questa moneta, presenta la testa d’Italia ornata da una corona di alloro che guarda verso sinistra. Sotto il collo, si trovano le firme degli autori di cui parlavamo prima e, tutto attorno, la scritta REBVBBLICA ITALIANA che si divide tra davanti il viso e dietro la nuca. Il retro della moneta, invece, ha una magnifica raffigurazione della Dea Minerva. Questa, rappresentata in abiti tipici romani, impugna una lancia con la mano sinistra; mentre tende la destra verso un alberello di alloro, che occupa gran parte della moneta. Dietro la lancia, sulla destra in basso, si trova il monogramma R simbolo della Zecca di Roma mentre sotto la raffigurazione; il millesimo di conio. Il valore nominale della moneta, infine, è indicato sulla sinistra affianco all’arbusto attraverso la scritta L.100.
Il valore di questo esemplare è assai elevato soprattutto per quanto riguarda la sua edizione di prova del 1954. Considerato assai raro, infatti, vanta un prezzo di 3.000€ mentre tutti gli altri esemplari hanno comunque un discreto valore, ma che si aggrava tra i 40 ai 900€. Più è vecchio l’anno di coniazione della moneta, più cresce il suo valore e, di conseguenza, anche il prezzo stimato.