Questo libretto postale vale €300.000: ecco di quale parliamo

La storia che vi raccontiamo oggi, ha senza dubbio dell’incredibile. Si tratta del valore assurdo maturato da un libretto postale. Ma prima, facciamo un attimo un passo indietro; cos è un libretto postale? Si tratta di un semplice fondo di risparmio che veniva fatto diversi anni fa; si depositava una cifra, che poteva essere un importo qualunque anche di piccole dimensioni; e, fondamentalmente, si sperava che, attraverso gli interessi, nel corso degli anni maturasse in una grande somma di denaro. Si trattava, allora, di una pratica molto comune che molte famiglie italiane decisero di testare. I risultati c’erano, ed in alcuni casi, anche molto sorprendenti. Delle volte, il libretto postale, era visto anche come una sorta di dono; poteva, per esempio, essere concepito come un regalo di nascita, con l’augurio che, un giorno, la cifra ottenuta sarebbe stata di grande aiuto.

Il libretto postale da 300.000€

Ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato, però, fu quello che accadde a due signori che avevano aperto un libretto postale diversi anni fa. Pensate che ancora era in vigore la Lira, e che, rispettivamente, i due signori di Modena e Lecce, avevano depositato 600 e 250.000 Lire. Una piccola somma uno, un’ingente somma l’altro. Ebbene, non troppi anni fa prima uno, poi l’altro dopo una decina d’anni, si accorsero del fatto che il loro libretto aveva maturato la stragrande cifra di 300.000€. Un importo folle che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere.

Per entrambi, però, si dice che si sia dovuti ricorrere a diverse diatribe legali, in quanto il libretto a loro intestato, non risultava essere più idoneo alla riscossione del denaro. La Posta, infatti, non troppo tempo fa, dichiarò di identificare con “status dormiente” tutti quei libretti postali che hanno un saldo inferiore a 100€ e/o che non registrano movimenti da almeno 10 anni. Ricordatevi, dunque, che è sempre bene controllare e tenersi aggiornati secondo lo stato di questi prodotti onde evitare brutti dispiaceri.