I furti nelle gallerie d’arte non sono di certo un fattore obsoleto, anzi, non lo saranno mai. Sin dai tempi più antichi ai giorni nostri, il furto e la contraffazione costituiscono una grossa fetta nel commercio delle opere d’arte; che abbiano un prezzo discreto o un valore immenso come il quadro di cui vi parliamo oggi. “Ritratto di un giovane uomo” è un dipinto del pittore rinascimentale di grande talento Raffaello Sanzio; peccato che, come avrete ormai capito, quest’opera sia stata barbaramente rubata nell’anno 1945. Ma prima di addentrarci bene nella storia, facciamone una breve descrizione ed un inquadramento nel tempo e nello spazio.
Ritratto di un giovane uomo
Il dipinto in questione, realizzato nei primi del ‘500 e potrebbe essere un autoritratto dell’autore. Raffigura un uomo di giovane età, vestito di abiti puramente di quell’epoca; uno di questi è l’ormai nota camiciola bianca di ampia vestibilità che compare in diverse opere di quel periodo. Raffigurato in una posizione che ricorda vagamente quella della Gioconda di Leonardo da Vinci; quest’uomo porta i capelli abbastanza lunghi ed un basco nero sulla testa. La sua espressione è serena ed accenna un lieve e pacato sorriso. Con la mano sinistra, poi, si avvolge leggermente dalle spalle con quella che sembra essere una sorta di pelliccia, mentre sullo sfondo, a destra, vi è il riquadro ben marcato di un paesaggio.
Quest’opera fu vista per l’ultima volta nel 1945 quando, per mano dei nazisti venne trafugata insieme ad altre, per diventare parte della collezione privata di Hadolf Hitler. Altri dipinti rubati insieme ad essa vennero ritrovati come ad esempio la Dama con l’ermellino di Leonardo Da Vinci, questa, invece, da molti venne reputata distrutta. Ad oggi il suo valore stimato è di 100 milioni di dolalri e a Cracovia, al Museo Czartoryski dov’era originariamente custodita, giace in suo onore una cornice vuota.