Telepass, attenzione a questa : ecco quanto potresti pagare!

Anche se non si tratta di una tecnologia così vecchia come potrebbe sembrare, il termine Telepass è ormai entrato nella nostra cultura in maniera perentoria e stabile. Ciò che ha reso Telepass così diffuso sta certamente nell’incredibile diffusione e nell’unicità del suo funzionamento, che è cambiato solo marginalmente negli ultimi anni. La comodità di questo sistema è davvero molto apprezzata dagli italiani, che continuano ad usarlo con molta sicurezza quando devono divincolarsi dai caselli autostradali.

Sostanzialmente si tratta di un servizio di pedaggio automatizzato che utilizza due dispositivi, di cui uno dotato di transponder e presente a bordo dell’automobile: questo comunica con il casello autostradale specificamente adibito così da segnalare il pagamento ad ogni passaggio.

Ma cosa succede se si usa il telepass associato a una targa diversa da quella del nostro veicolo? Difatti, normalmente ogni trasponder è legato a un preciso numero di targa, e questo causa un comportamento ambiguo del sistema. Se prestiamo, ad esempio, il nostro dispositivo ad un parente o un amico rischiamo infatti una multa salatissima.

Attenzione a fare i furbetti

Normalmente, infatti, anche se prestiamo il nostro trasponder a qualcun altro tutto dovrebbe funzionare senza rogne, consentendo un rapido passaggio senza patemi. Ma non sempre è così. Nel caso in cui non si sentano i due soliti bip acuti che segnalano il pagamento corretto del pedaggio, infatti, il casello tramite un apparecchio fotografico catturerà l’immagine della targa del veicolo per verificarne la corrispondenza.

Se ka targa non corrisponde, fortunatamente, non subito riceviamo una multa, quanto piuttosto una sorta di penalità. Invece di pagare il pedaggio per la tratta svolta, verremo difatti costretti a sborsare come se avessimo svolto la tratta più lunga possibile, causando delle spiacevoli sorprese. Ma ancora più grave diventa se reiteriamo l’infrazione: in questo caso riceveremo mediamente 85 euro di multa, anche se rischiamo di dover pagare oltre 400 euro se il tutto viene inquadrato come reato di truffa.

Insomma, non abusiamo della bontà del sistema ma usiamolo responsabilmente.